Silvana Ceruti
Oltre le mura
di Marco Manzoni
Storia del Laboratorio di lettura e scrittura creativa nella Casa di reclusione di Milano-Opera.
In questa conversazione Silvana Ceruti – formatrice, poetessa, ideatrice del Laboratorio di scrittura creativa della casa di reclusione di Milano-Opera – racconta la storia del Laboratorio.
Un esperimento, nato nel 1994, che ha raggiunto i trent’anni di attività.
Ceruti racconta gli esordi con l’iniziale diffidenza delle persone detenute, che lei conquista emotivamente rispondendo a un detenuto “sì, ho paura a essere qui, paura del vostro giudizio.”
Ne seguirà una risata liberatoria dei primi partecipanti al Laboratorio: l’avevano accettata.
Nella conversazione vengono toccati gli aspetti salienti di un’esperienza unica per la sua durata e per la qualità espressiva della scrittura poetica.
Innanzitutto, l’esperienza del tempo in carcere: un tempo spesso vuoto, sospeso dove l’appuntamento settimanale del far poesia insieme
diventa simbolicamente un momento nel quale si va, almeno con la mente, “oltre le mura”.
Silvana Ceruti
Oltre le mura
31’, 2024
“Per Silvana Ceruti la scrittura poetica è un’esperienza particolarmente significativa per chi è detenuto perché mette in contatto con la propria dimensione interiore e dà modo di esprimere emozioni profonde quanto inespresse.”
Un’esperienza vitale che, in più di un caso, provoca un grande cambiamento interiore in chi ha perso la libertà.
Il Laboratorio, nel suo appuntamento settimanale il sabato mattina, ha avuto la presenza di significativi poeti e scrittori quali Franco Loi, Milo De Angelis, Roberto Piumini, Erminia Dell’Oro.
Dal Laboratorio sono nate in questi trent’anni diverse produzioni editoriali: le antologie di poesie che hanno vinto più di un premio letterario e che hanno ospitato prefazioni di personalità di grande rilievo come Umberto Veronesi, Vito Mancuso, Maurizio Cucchi, Gianni Mura;
i calendari poetici con le splendide fotografie di Margherita Lazzati, volontaria e animatrice del Laboratorio, insieme al poeta Alberto Figliolia, all’editore Gerardo Mastrullo e ad altri cinque volontari.
E ne sono derivati numerosi e qualificati eventi culturali fuori dal carcere: nel centro della città (al Castello Sforzesco, a Palazzo Marino, alla Sormani, a Bookcity), così come nei circoli culturali e bar delle periferie.
Il Laboratorio è stato presente anche a Matera, capitale europea della cultura nel 2019.
Nella parte conclusiva del docufilm Silvana Ceruti legge diverse poesie delle persone detenute, di assoluto valore, alcune venate di un’imprevedibile ironia per la loro condizione.
Senza enfasi, con sobrietà, il Laboratorio di scrittura creativa e Silvana Ceruti – premiata nel 2012 con l’Ambrogino d’Oro – rappresentano un ponte simbolico tra il carcere e la società, un esempio luminoso della forza della parola e della poesia di andare “oltre le mura”.