Carla Stroppa
L’intelligenza del cuore
di Marco Manzoni
Carla Stroppa, psicoterapeuta junghiana e direttrice scientifica della casa editrice Moretti & Vitali in questo docufilm racconta le sue origini familiari, gli esordi della sua attività psicoterapeuta e i temi elettivi che sono stati al centro della sua ricerca e dei suoi numerosi e apprezzati libri.
Ecco alcuni dei temi di cui Stroppa parla nel docufilm.
Il posto fondamentale dell’immaginazione nell’esistenza umana, l’intelligenza del cuore e le tante qualità del “femminile”, ma anche le zone d’ombra dell’essere madre, spesso sottaciute, che provocano talvolta nei figli conseguenze negative.
Inevitabilmente, il tema della sempre più complessa e difficile relazione tra maschile e femminile, gli amori possibili e quelli impossibili.
Gli “spostati”, ovvero le persone che non riescono a trovare un loro posto nel mondo, a essere in armonia con la propria interiorità, con davanti a sé due sbocchi: essere disadattati sociali o diventare creativi, persone devianti rispetto al paradigma dominante basato sulla mente calcolante, ma con uno spiccato pensiero critico e impulso artistico.
Artisti, poeti, creatori di nuovi linguaggi e forme del pensiero umano.
In tutto questo, Carla Stroppa dirige una delle case editrici più innovative e transdisciplinari del nostro paese, la Moretti & Vitali giunta ai 35 anni di vita, le cui fondamenta sono la letteratura, la psicoanalisi. l’arte, la poesia, la filosofia.
Carla Stroppa
L’intelligenza del cuore
34’, 2024
“Questo tenere insieme linguaggi differenti ma confinanti e interattivi è una delle qualità specifiche di Carla Stroppa, che crede nelle qualità immaginative e creative dell’anima, dimensione peculiare dell’essere umano, oggi messa al margine da un sapere puramente tecnico e utilitarista.”
Questo stare “tra” le diverse discipline appare nel nostro tempo frammentato e iperspecializzato come un’indicazione etica ed estetica di grande respiro.
Lo scopo ultimo di questa significativa produzione letteraria è mantenere viva la fiammella di un umanesimo quasi utopico, animato dal pathos.
Una visione che ha al centro l’intelligenza del cuore e la consapevolezza del senso del limite umano, senza per questo rinunciare al sogno e all’utopia.